Yoga e cambiamento

Quando pratichiamo yoga stimoliamo questi centri energetici, che agiscono a livello mentale, risvegliando in noi emozioni e stati di consapevolezza collegati alle caratteristiche del centro energetico in cui si manifestano.

Tutte le tecniche che fanno parte dello yoga (asana, mudra, pranayama, etc.) lavorano quindi anche a livello energetico, con lo scopo di riportare equilibrio ed armonia in ogni “sfera della nostra esistenza”.

E’ come se la pratica dello yoga andasse a stimolare dei tasti nascosti, e facendolo risvegliasse in noi anche la consapevolezza delle nostre emozioni, rivelandoci per quello che siamo… che è poi la via primaria per dare vita al cambiamento.
Acquisire consapevolezza significa essere in grado di comprendere meglio la natura dei problemi che la vita ci mette di fronte, significa diventare più responsabili dei propri gesti e dei propri pensieri, significa farsi delle domande, osservare i nostri comportamenti, ed avere voglia di riportare equilibrio dove ci accorgiamo che ne manca.
Perché lo yoga si limita, per così dire, a mostrarci la strada, ed ogni cambiamento, quando arriva, lo fa al momento giusto, in quanto saremo noi ad aver deciso di far entrare quel cambiamento nella nostra vita, saremo noi ad aver deciso di stabilire delle nuove priorità, noi ad aver deciso che vale la pena svegliarsi un po’ prima, noi ad aver capito che è giunta l’ora di trasformare una cattiva abitudine in una buona abitudine.


Lo yoga non è per colui che mangia troppo, e nemmeno per colui che mangia troppo poco.” (Bhagavad gita).


Praticando yoga con una certa regolarità è come se in qualche modo si imparasse ad ascoltare il proprio corpo, a comprenderne la natura, a decifrarne i messaggi, e ad entrare in sintonia con lui.


Per trovare la pace interiore vivi semplicemente; riduci ciò che ritieni necessario.” Swami Kriyananda

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